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7 novembre 2016, 13:22
IN SVEZIA LA PRIMA AUTOSTRADA ELETTRICA: CAMION COME TRAM -VIDEO-

IN SVEZIA LA PRIMA AUTOSTRADA ELETTRICA: CAMION COME TRAM -VIDEO-

La maggior parte delle emissioni inquinanti prodotte su strada deriva dal trasporto pesante. Eppure su questo fronte finora si è riuscito a fare ben poco: la diffusione dei mezzi elettrici è ostacolata dall’enorme potenza necessaria per spostare i mezzi e le batterie per alimentarne i motori dovrebbero avere dimensioni inimmaginabili e garantire un’autonomia che attualmente è insufficiente. Una soluzione su cui si sta investendo da qualche anno è frutto della collaborazione fra il costruttore svedese Scania e il colosso dell’elettronica Siemens, che hanno sviluppato un sistema sistema di trazione ibrido destinato ai camion, in grado di abbinare la propulsione termica a quella elettrica senza la necessità di servirsi di batterie. In poche parole è un mezzo simile ai classici tram e filobus urbani, con una rete che però fornisce elettricità a dei mezzi ibridi. Il sistema, per funzionare, ha quindi bisogno di una infrastruttura dedicata.

22 km di autostrada elettrica

A passare dalla teoria alla pratica è stata la Svezia che ha negli scorsi giorni inaugurato il primo tratto di autostrada elettrica su cui avverrà la prima sperimentazione: 22 km della E16 che collega la capitale norvegese Oslo a Gävle.

“Le autostrade  elettriche – ha commentato Lena Erixon dell’Autorità generale dei trasporti svedese ci portano a un passo più vicino ai trasporti privi di combustibili fossili, e hanno il potenziale per farci raggiungere in meno tempo un sistema di trasporto a zero emissioni di anidride carbonica. Si tratta di un modo intelligente di sviluppare i trasporti su strada per l’ambiente. Potrebbe essere una buona idea da affiancare alla rete stradale e ferroviaria già presente“.

Il camion del futuro è un filobus ibrido

Come funziona il camion del futuro? Quando viaggia sulla strada elettrificata, il camion (al momento la sperimentazione riguarda alcuni veicoli Scania) si alimenta di energia elettrica tramite un pantografo montato su un telaio posto dietro la cabina. Il pantografo “intelligente” si abbassa una volta che il veicolo abbandona la corsia elettrificata tramite catenaria, per effettuare ad esempio un sorpasso e può procedere sia con batterie, caricate quando è connesso alla rete, o con un motore diesel Euro VI, che funziona anche con biofuel.

A regime emissioni riducibili dell’80-90%

La fase di test su strada e in condizioni ‘reali’, che è seguita ad un primo studio-pilota, durerà fino al 2018 e permetterà di valutare con precisione le prestazioni di questa tecnologia. Una tecnologia non propriamente economica – si parla di circa un milione di euro a km per realizzare le autostrade elettriche – ma i cui tempi di ammortamento dovrebbero essere nell’ordine di 7-8 anni, grazie al risparmio di carburanti fossili. Anche sul fronte ambientale i ritorni dovrebbero essere significativi poiché secondo le stime si potrebbe tagliare le emissioni anche dell’80-90%.

Fonte: www.green.it

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