di Andrea Centini

Due imprenditori hanno progettato rivoluzionarie palline di carbone con un cuore di semi e concime per “riforestare” l’arido territorio del Kenya. Le seedballs sono progettate per proteggere i semi da insetti, uccelli e altri animali, sciogliendosi e liberando le piantine alla prima pioggia. Con questa tecnica possono essere piantati 20mila alberi in soli venti minuti.

Per combattere la grave deforestazione che sta colpendo il Kenya due imprenditori hanno ideato le “seedballs”, palline di carbone con un cuore di concime e semi da lanciare sul terreno. Si tratta di un metodo tanto semplice quanto innovativo che permette di piantare un grandissimo numero di alberi in tutta sicurezza. Basti pensare che sono sufficienti venti minuti per dar vita a ventimila nuove piante.

Il segreto delle seedballs risiede proprio nell’involucro di carbone, che impedisce a insetti, uccelli e altri animali di mangiare i semi prima che si trasformino in piantine. Il guscio è progettato per proteggerli sino all’arrivo della prima pioggia, dissolvendosi al momento opportuno e lasciando germogliare la pianta. A ideare le seedballs sono stati i due imprenditori dell’industria del carbone Maxwell Kinyanjui e Martin Dunford, che a partire dal 2016 hanno iniziato a pensare a una strategia per rinfoltire il disastrato territorio del Kenya. Da qui è stata fondata la società SeedballsKenya.


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Tra i fattori di successo delle seedballs vi è anche il costo estremamente ridotto. Per ripristinare un ettaro di terreno arido in Kenya, infatti, con i metodi tradizionali sono necessari 160 dollari, mentre con le seedballs ne bastano soltanto otto. I due ideatori hanno stipulato accordi con le compagnie che noleggiano elicotteri e simili, per lasciare sacchetti di palline sotto i sedili di tutti i velivoli. In questo modo turisti e viaggiatori possono divertirsi a “riforestare” il territorio kenyota semplicemente lanciando le palline fuori dal finestrino durante i sorvoli. Naturalmente simili progetti sono affiancati a strategie di semina mirate e programmate. Anche le scuole sono state coinvolte, con moltissimi studenti che si divertono a lanciare le seedballs con le tipiche fionde locali, i “manati” in swahili.

Ovviamente i semi non sono stati scelti casualmente, ma si tratta solo di alberi autoctoni come l’acacia spinosa a ombrello (Acacia tortilis) e il ginepro africano, che impiegano dai 4 ai 14 anni per maturare. Una volta diffuse sul territorio queste piante garantiranno alla comunità anche prodotti forestali sostenibili, tra i quali vi è proprio il carbone (uno dei principali motori economici del Paese) e materiali da costruzione. Ovviamente gli alberi permetteranno di dare nuova linfa vitale alla biodiversità e rendere più fertile il terreno, inaridito dalla siccità sempre più forte a causa dei cambiamenti climatici. Gli ideatori delle seedballs, nonostante il successo riscontrato, stanno ancora ricercando un metodo di produzione più efficiente ed economico.


Fonte: scienze.fanpage.it


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