Il presidente Russo Vladimir Putin in una conversazione telefonica con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha confermato la disponibilità a fornire la necessaria assistenza per far fronte alle conseguenze delle scosse di assestamento in Italia, ha detto martedì il servizio stampa del Cremlino.

La mattina di domenica 30 ottobre in Italia è stata registrata una scossa di magnitudo 6,5 sugli Appennini, la più forte dopo il terremoto del novembre 1980 in Campania. L’epicentro del terremoto si trovava a circa 10 km di profondità nei pressi della città di Norcia, nelle Marche.


“Il Capo dello Stato russo ha chiesto di trasmettere parole di solidarietà per le vittime del terremoto del centro Italia e ha confermato la disponibilità a fornire la necessaria assistenza alle conseguenze del disastro naturale. Ha osservato che i servizi di soccorso dei due Paesi mantengono stretti contatti di lavoro” si legge nel comunicato.

Questo è già il terzo terremoto negli ultimi tre mesi: la prima scossa di magnitudo 6.0 è stata registrata il 24 agosto, le sue vittime sono state 298 persone. La sera del 26 ottobre, nella stessa zona, si è verificata una serie di scosse di assestamento, la più potente delle quali di magnitudo 5,9. La frattura più grande è stata registrata in quattro regioni: Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo.

Fonte: it.sputniknews.com