di Robert Parry

Un aspetto curioso del conflitto siriano – una ribellione patrocinata in gran parte dagli Stati Uniti e dai suoi alleati degli Stati del Golfo, è la sparizione da buona parte dei media mainstream occidentali del riferimento al ruolo emergente svolto da Al Qaeda nel suo tentativo di rovesciare il governo laico siriano di Bashar al-Assad.

Si è parlato molto nella stampa statunitense ed occidentale dell’ISIS, mentre per l’ex “Al Qaeda nell’Iraq”, quella che era  uscita come una scheggia impazzita da vari anni,  il ruolo centrale di  questa organizzazione   al comando dei ribelli “moderati” della Siria in Aleppo ed in altri luoghi è divenuta una  realtà quasi tacitata della guerra in Siria. Al Qaeda sembra scomparsa dai media occidentali.

Persino nei dibattiti presidenziali degli Stati Uniti, negli argomenti utilizzati fra i due candidati il repubblicano Trump e la democratica Clinton si è sempre parlato esclusivamente di ISIS , non di Al Qaeda.


Per quanto Trump habbia preso la palla al balzo, parlando delle guerre di vendetta degli USA nel Medio Oriente da 15 anni per aver subito l’uccisione di varie migliaia di statunitensi e da altri negli attacchi del 9/11, il gruppo terrorista è svanito al fondo dell’attenzione degli Stati Uniti e dei media occidentali.
Questo è accaduto  probabilmente perchè si collega alla narrativa: “ribelli quelli buoni /quelli cattivi “sulla guerra in Siria.

Per esempio, nel conflitto ad Aleppo tra le forze del Governo siriano e i ribelli che operano principalmente sotto il comando di Al Qaeda, questo viene trattato nei media occidentali come semplicemente un caso dell’Assad “barbaro” e del suo malvagio alleato russo che bombarda senza pietà quello che viene interpretato come l’equivalente di Aleppo est come  “Disney World”, un luogo dove bambini innocenti e le loro famiglie si riuniscono pacificamente fino a che non sono oggetto dei bombardamenti della “malvagia” famiglia Putin- Assad che commettono crimini di guerra.

Le foto inviate al mondo dagli abili propagandisti dei  ribelli sono quasi sempre quelle di bambini feriti che vengono assistiti da corpo di difesa dei “caschi bianchi” ribelli, che è stato oggetto di crescente critica per essere utilizzato come braccio di Al Qaeda e di altri miliziani nelle relazioni pubbliche.(Ci sono anche denunce di alcune delle immagini costruite come sulla scena di un film di falsa guerra della commedia del ’97 “muovere il cane”).

Raro indizio della verità

Tuttavia, di tanto in tanto, la realtà dell’importanza di Qaeda nel conflitto si intravede attraverso i fatti, anche nei media possenti  degli Stati Uniti, benché abbia tolto dell’importanza a ciò che è generale e nelle pagine di notizie, come l’articolo A9 di sabato del New York Times, da parte di Hwaida Saad e Anne Barnard, descrivendo un’offensiva ribelle in Alepo. Lo riconosce: “la nuova offensiva è stata un forte segnale che gruppi ribelli appoggiati dagli Stati Uniti continuavano le loro alleanze tattiche con gruppi legati ad Al Qaeda, anziché distanziarsi poiché la Russia ha imposto e questo è quello a cui gli americani hanno incitato. … I ribelli sostengono che non possono permettersi di respingere qualsiasi alleato possibile mentre sono sotto il fuoco, includendo gli yihadisti bene armati e motivati, senza ulteriore aiuto dei loro sponsor internazionali. “ (Potreste osservare come l’articolo accusa sottilmente della dipendenza dei ribelli di Al- Qaeda sulla mancanza “di un aiuto robusto„ dell’amministrazione Obama ed altro paese da fuori benché queste spedizioni di armi violino il diritto internazionale).

Quella impostazione  rende l’articolo una specie di nebulosa quando descrive il modo in cui è affiliato ad Qaeda, il Fronte Al Nusra, recentemente ridenominato ed i suoi alleati jihadisti , come Ahrar al-Sham, che stanno includendo la parte peggiore dei combattenti, nel frattempo la CIA li convalida come “moderati„ di servizio in funzione d’appoggio alla loro maggioranza dei combattenti.

Il Times ha informato:
“Gli insorti hanno una vasta gamma obiettivi ed appoggi, ma hanno pubblicato dichiarazioni di unità delle loro forze lo scorso venerdì. Coloro che prendono parte all’offensiva sono il “Fronte della Conquista”, un gruppo militante conosciuto come il Fronte al-Nusra che è cresciuto al di fuori di Al Qaeda; l’altra fazione intransigente èquella di Ahrar al-Sham; -ed altre fazioni ribelli che combattono il regime di Assad che sono state convalidate come “ribelli moderati” dagli Stati Uniti ed dai loro alleati”.

L’articolo cita a Charles Lister, un membro anziano e specialista della Siria nell’istituto del Medio Oriente a Washington, e di altri analisti segnala che “la maggioranza delle fazioni ribelli convalidata dagli americani in Aleppo stanno combattendo nella città stessa e realizzano importanti bombardamenti contro le truppe del governo siriano a sostegno dei combattenti affiliati di al Qaeda, effettuando la parte peggiore della prima linea di lotta„. Lister ha indicato che 11 dei 20 gruppi ribelli che stanno realizzando una offensiva ad Aleppo convalidata dalla CIA, hanno tutti ricevuto armi dall’agenzia , inclusi missili anti carro…..

L’Alleanza USA -Al Qaeda


In altre parole, il Governo degli Stati Uniti ed i suoi alleati hanno passato di contrabbando armi sofisticate in Siria per armare i ribelli che operano in appoggio della nuova offensiva militare di Al Qaeda contro le forze del Governo siriano ad Aleppo. Qualsiasi analisi logica, rende il concetto che gli Stati Uniti sono di fatto un alleato di Al Qaeda.

L’articolo del Times include anche un analisi di Geneviev Casagrande, un analista di ricerca della Siria dell’istituto per lo studio della guerra, un neoconservatore del “think tank „ che ha sostenuto la partecipazione più aggressiva militare degli Stati Uniti nella Siria e nel medio Oriente .“La verità spiacevole, tuttavia, è che questi gruppi sostenuti dagli USA sono ancora qualcosa che dipendono dai gruppi di A Qaeda a cui sono collegati per l’organizzazione e per il potere di fuoco in queste operazioni„, ha detto.

L’altra verità spiacevole è che i ribelli riforniti dagli U.S.A. sono serviti, o direttamente o indirettamente, come condotta per la distribuzione di armamenti d equipaggiamenti militari degli Stati Uniti da sfruttare con Al Qaeda.

Si potrebbe pensare che gli editori del New York Times – se avessero operato con giudizio sulle notizie vecchie invece che con i paraocchi dei propagandisti – avrebbero modificato l’articolo per sottolineare l’alleanza tacita degli Stati Uniti con Al-Qaeda da mettere in evidenza nella parte superiore della pagina.

Ancora, i rapporti trasmessi sono significativi, confermano quello di cui abbiamo informato in Consortiumnews.com, durante molti mesi, tra cui in febbraio scorso l’articolo di Gareth Porter che recitava : “informazioni da una vasta gamma di fonti, compresi alcune degli Stati Uniti hanno esplicitamente sostenuto, in evidenza che ogni unità d’organizzazione armata anti Assad nelle province Idlib e di Alepo) è dedicata ad una struttura militare controllata da militanti di Nusra di al Qaeda. Tutti questi gruppi di ribelli combattono con il Fronte al-Nusra e coordinano le loro attività militari con quello. …
Per lo meno dal 2014 l’Amministrazione Obama ha armato una serie di gruppi ribelli siriani e stranieri nonostante sapesse che tutti erano coordinati strettamente con il Fronte Al Nusra, che simultaneamente stava ricevendo armi dalla Turchia e dal Qatar.

Il governo siriano ed i russi hanno accusato i miliziani ribelli di utilizzare la popolazione come scudi umani e di impedire loro di abbandonare le zone occupate dai miliziani.
L’argomentazione “di escudi umani„ è un argomento che è comune quando gli Stati Uniti o i suoi alleati si trovano a combattere contro una certa città controllata dalle forze “ostili„ come avviene con il bombardamento di Israele a Gaza o quando i marines hanno spianato Faluya in Iraq o nell’attuale campagna contro l’ISIS nella città irachena di Mosul. In questi casi, del versamento orribile di sangue civile, compreso il massacro di bambini da parte delle forze degli Stati Uniti o dalle forze della coalizione, viene accusata Hamas o gli insorti sunniti o l’ISIS ma mai vengono accusati gli USA o Israele per aver lascianto cadere le bombe sulla città.

Una narrativa completamente opposta è applicata quando sono gli avversari degli Stati Uniti, come la Russia, la Siria che provano a condurre fuori i terroristi e gli insorti da un un’agglomerato urbano. Allora, non c’è generalmente nessun riferimento “a scudi umani„ e della macelleria vengono accusati “per crimini di guerra„ gli avversari degli Stati Uniti.

Quest’imperativo di propaganda aiuta a spiegare perché A Qaeda ed i suoi miliziani yihadisti sono stati soprattutto “sbiancati” e cancellati dal conflitto ad Aleppo, essi non esistono per la propaganda.

Negli ultimi anni, gli alleati regionali degli Stati Uniti, come Israele e l’Arabia Saudita, anche loro hanno cambiato il loro atteggiamento pubblico verso Al Qaeda, vedendo questa come un utile strumento per rompere il denominato asse sciita della mezza luna che proviene dall’Iran attraverso la Siria ed il Libano.

Ad esempio, nel settembre 2013, l’ambasciatore di Israele negli Stati Uniti Michael Oren, un consulente vicino al primo ministro Israeliano Benjamin Netanyahu, ha dichiarato allora al “The Gerusalem” post che Israele ha favorito quelli che sono gli estremisti sunniti della Siria contro il PresidenteAssad. “Il più grande pericolo in Israele è quello dell’arco strategico che si è esteso da Teheran a Damasco ed a Beirut. Ed abbiamo visto il regime di Assad come la pietra angolare di quest’arco, egli ha riferito al “The a Gerusalem” post in un’intervista.

“Abbiamo sempre preferito i cattivi ragazzi che non erano appoggiati dall’Iran a quelli che erano sono stati sostenuti dall’Iran (siriani di Assad ed Hezbollah)”. Aveva dichiarato in questo casi si riferiva ai “cattivi ragazzi “di Al Qaeda.

Nel Giugno del 2014, parlando come ex ambasciatore in una conferenza dell’Aspen Institute, Oren ha ampliato la sua argomentazione spiegando che Israele preferiva piuttosto una vittoria del brutale Stato Islamico che non la continuazione dell’appogio iraniano ad Assad in Siria. “Dal punto di vista di Israele, se una male deve prevalere, preferiamo che sia il male sunnita”.

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Fonte: Information Clearing House

Traduzione: Manuel de Silva

Istruttori USA in campi di addestramento per terroristi

 

 

 

 

 

Fonte: www.controinformazione.info